BADOLATO NEWS

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Il castello come risorsa comunale
26/04/2024
Anche il comune di Fènis in Valle d’Aosta (come tutti i comuni Europei) utilizza come attrazione turistica l’omonimo castello di Fènis (appartenuto alla casata Challant, signori appunto di Fènis) pubblicandolo infatti sul sito ufficiale del comune, anche se esso dist a circa 3 km dal borgo come si legge a pag. https://www.comune.fenis.ao.it/it/comune-di-fenis/ I castelli (grandi, medi, o piccoli che siano) sono patrimonio regionale, infatti in tutta Italia ed Europa miglia di persone visitano queste fortezze, attratti dal fascino che esercita un mondo perduto popolato da eroi e cavalieri. I castelli sono la chiave per comprendere un periodo cruciale dello sviluppo della civiltà Europea. Anche Badolato fino al dopo guerra vantava un castello normanno sito al centro del borgo, fin quando l’allora giunta comunista lo espropriò al barone Gallelli (suo ultimo proprietario) per raderlo al suolo e realizzare l’attuale “piazza fosso”. Contrariamente a Squillace, Badolato perdeva così la sua maggiore attrazione turistica. Un’azione davvero assurda, se si considera che negli altri comuni (in particolare quelli francesi) i ruderi di un castello medioevale vengono preservati gelosamente, e anzi vengono indetti concorsi di ricostruzione storico -architettonica, per ricostruire appunto il castello e riportarlo all’antico splendore (essendo un’attrazione turistica del luogo). Fortunatamente però, come a Fènis, anche a Badolato nelle immediate vicinanze del borgo, rimane aperto al pubblico un’altro castello tutt’oggi di proprietà dei baroni Gallelli, anche se più recente (essendo stato commissionato dai baroni in stile neogotico nel 1853). Fonte: www.castellicalabresi.it www.castellogallelli.it info@castellogallelli@libero.it

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