BADOLATO NEWS

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Il capo-impiegato di ARCEA Salvatore Siviglia blocca per la seconda volta i fondi comunitari destinati ai baroni Gallelli di Badolato
29/01/2022
E' notizia di queste ore che Salvatore Siviglia impiegato- capo di ARCEA (agenzia regione calabria per l'erogazione in agricoltura), bloccava per la seconda volta tutti i finanziamenti agricoli (nonchè la PAC sull'olio extravergine di oliva) destinati all'azienda agraria dei baroni Gallelli di Badolato, motivando nuovamente tale blocco per presunte irregolarità relative alla legge 2080/92 forestazione. Infine con seconda comunicazione scritta datata 20.12.2021 il Siviglia chiedeva ai baroni Gallelli la restituzione a nome di ARCEA di quasi 500.000.00 euro di fondi comunitari percepiti dalla loro azienda agraria dal 2001 (si legge nuovamente per presunte inosservanze della legge sugli obblighi di rimboschire i terreni baronali destinati alla forestazione 2010/92 per i quali l'azienda Gallelli aveva appunto percepito un contributo ventennale). In maggio 2021 l'ARCEA aveva infatti già bloccato una prima volta tutti i finanziamenti agricoli destinati all'azienda dei baroni di Badolato, si leggeva anche in quel provvedimento a causa di presunte irregolarità sempre sulla presunta inosservanza della stessa legge 2010/92 relativa alla forestazione. Tuttavia i tecnici di ARCEA in quell'occasione non verificavano correttamente che la detta azienda agraria non percepisse già dal 2015 i finanziamenti relativi alla legge 2010/92 sulla forestazione, e nemmeno indicavano correttamente le tempistiche relative al blocco stesso (ovvero secondo ARCEA esso sarebbe dovuto essere sine die, cioè senza data). Solo grazie al ricorso al TAR da parte dei legali dei baroni Gallelli di Badolato, in luglio 2021 le dette somme agricole venivano sbloccate e quindi bonificate sul loro conto aziendale. Bisogna poi osservare il fatto che stranamente dopo quel primo blocco contributivo, ARCEA nemmeno provvedeva a costituirsi nelle opportune sedi, legali, competenti. A ben vedere questo nuovo, secondo, blocco di ARCEA va curiosamente a sommarsi a controlli, verifiche, sopralluoghi, e missive subite in sei mesi dai baroni Gallelli, a opera dell'ASL, l'ASP, del Ministero per le Politiche Agricole, del Ministero per il Sud e la coesione territoriale, del Dipartimento degli affari regionali e le autonomie, ICQRF -ufficio periferico di Napoli, UOA-Politiche per la Montagna, Foreste e forestazione, difesa del Suolo, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, nonchè l'ufficio tecnico del Comune di Badolato. Tutti enti si è poi scoperto attivati da segnalazioni provenienti da Francesco Larocca (soggetto condannato in novembre 2020 a 7 anni di reclusione in primo grado, per estorsione proprio ai danni dei baroni Ettore e Lucia Gallelli di Badolato, assieme ad altri membri del Clan Gallelli-macineju, nonchè fratello del genero del Boss Gallelli-macineru, quest'ultimo attualmente detenuto per n'drangheta). A seguito di indagini d'ufficio svolte proprio da tecnici incaricati dai baroni Gallelli, si è infatti scoperto che grazie alla collaborazione illecita di alcuni impiegati compiacenti della Regione Calabria (colleghi del Larocca, che è infatti attualmente impiegato proprio presso il Dipartimento agricoltura e risorse Agroalimentari UOA-Foreste, Forestazione, Difesa del Suolo-Catanzaro), impiegati tutti prontamente denunciati alla Procura della Repubblica, l'imputato Francesco Larocca chiedeva, e illecitamente otteneva dai suoi colleghi, l'accesso a tutti i faldoni aziendali dei baroni Gallelli di Badolato (in violazione della legge sulla Privacy). Nelle denunce presentate dagli avvocati dei baroni Gallelli, si legge infatti che grazie a questa condotta illecita, l'imputato Francesco Larocca, non solo rubava alcuni incartamenti contenuti negli stessi faldoni, ma otteneva informazioni per porre in essere una rappresaglia contro i baroni di Badolato, al fine di vendicarsi delle condanne subite in novembre 2020 (atteggiamento tipico della mentalità mafiosa). Per questa nuova seconda sospensione di ARCEA a firama dell'impiegato -capo Salvatore Siviglia, i baroni Gallelli hanno dunque nuovamente incaricato avvocati e tecnici specializzati in materia. Fonte: Provvedimento ARCEA

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