BADOLATO NEWS

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L’Unione dei Comuni del Versante Ionico non rimborsa i contribuenti quando perde il ricorso tributario
23/09/2022
L’Unione dei Comuni del Versante Ionico non rimborsa i ricorsi tributari vinti dai contribuenti, sulle cartelle esattoriali errate spedite dagli impiegati dell’ente. La vicenda ha avuto inizio il 2 aprile 2022 scorso con la ricezione da parte del protocollo dell’ente della pec con cui il barone Gallelli comunicava all’Unione di aver presentato alla Procura della Repubblica di Catanzaro una denuncia per abuso di ufficio e stalking nei confronti del dipendente Vincenzo Larocca, il quale in qualità di responsabile del servizio tributi (senza essere in possesso di alcun tipo di laurea, men che meno in economia e commercio o gestione d’impresa) inviava al barone di Badolato «diverse cartelle pazze, con cifre che si aggiravano ogni volta dalle 8mila alle 13mila euro, relative a presunte tasse sulla Tari e sull’acqua, senza inoltre corretto criterio di calcolo, e come se non bastasse alcune delle quali notoriamente prescritte». Con la stessa pec, il barone Gallelli chiedeva contestualmente di conoscere i criteri di calcolo coi quali venivano determinate le tasse, e i provvedimenti che l’ente intendeva adottare al riguardo (senza però ricevere risposta). Infine con una spesa di euro 900 più le parcelle dei commercialisti, i baroni di Badolato in data 11.04.2022 vincevano il ricorso tributario proprio su alcune “cartelle pazze” emanate dall’Unione dei Comuni del Versante Ionico, il quale nemmeno rimborsava le ingiuste spese sostenute dai baroni. In conclusione l’ente di fatto emette tutte le cartelle errate che vuole, senza però rimborsare alcun ricorso tributario perso, generando così un grave danno alle tasche dei contribuenti. Vale infine la pena di riflettere sul fatto che il Vincenzo Larocca (responsabile tributi di codesto ente) è genero del boss d’ndrangheta Vincenzo Gallelli-macineju, attualmente recluso, nonchè fratello del geometra Francesco Larocca (quest’ultimo paradossalmente impiegato presso la Regione Calabria, e condannato insieme ad altri in primo e secondo grado proprio per estorsione nei confronti dei baroni Gallelli, alla luce dell’operazione Pietranera del 07.12.2017 a firma del Procutratore Nicola Gratteri). La domanda è: Ma quindi….l’impiegato dell’ufficio tributi dell’Unione dei Comuni del Versante Ionico, Vincenzo Larocca (senza alcuna laurea in materia) potrebbe continuare ad emettere decine di cartelle pazze, così da costringere i baroni di Badolato a spendere ogni volta decine di migliaia di euro in ricorsi tributari, avendo comunque la tranquillità di non dover pagare di tasca sua per i suoi “errori”? Un danno economico ai contribuenti, dato che ogni ricorso tributario costa 900 euro, più le parcelle dei commercialisti. Il calcolo è facile, se sono 10 ricorsi tributari, bisogna spendere 9.000.00 euro di ricorso tributario, più le parcelle dei commercialisti. Veduta la singolarità della vicenda, la stessa è stata nuovamente segnalata a: - Presidenza della Repubblica Italiana. - Presidenza del Consiglio dei Ministri. - Ministero dell’Interno -Presidenza della Regione Calabria -Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Fonte: atti dell’istituto di conciliazione di Davoli.

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